80 mila euro per questo francobollo da 40 centesimi: controlla se è uguale a quello in foto

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L’Italia è stata da sempre una nazione che ha sviluppato con grande prolificità enormi quantità e varianti di francobolli, probabilmente i motivi sono vari e disparati, ma tutti hanno contribuito a rendere la nazione italiana una grande fonte di elementi collezionistici dall’alto valore storico. Alcune tipologie di francobollo come uno dal valore nominale originale di 80 centesimi può valere addirittura fino a 80 mila euro. Controlla se è quello in foto!

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La storia del francobollo è molto meno antica del denaro, ma è ugualmente stata impattante per il miglioramento dei servizi di comunicazione, in quanto pur risultando formalmente dei pezzi di carta gommata, questi piccoli oggetti sono stati corrisposti al concetto di affrancatura, idealmente la forma che ha portato i francobolli a sostituire il costo della corrispondenza da parte del destinatario. A seconda del tipo di servizio postale, il costo cambia ed è per questo che ogni francobollo ha un valore ed un costo definito, anche in Italia riportato fino a pochi anni fa direttamente sull’esemplare.

Di francobolli rari ed interessanti ce ne sono parecchi, molti di questi decisamente antichi e dall’elevato valore storico, condizione che assieme alle condizioni di conservazione (cosa non banale quando si tratta filatelia, in quanto molto spesso uno usato perde parecchio valore per un collezionista “purista”) costituisce la potenzialità di vendita di un pezzo.

In Italia sono state utilizzate tantissime forme di francobolli fin da prima dell’unificazione del paese, infatti i vari regni e le province indipendenti fin da prima della costituzione legale del Regno d’Italia, come evidenziato dalle tantissime emissioni che a partire dai primi anni del decennio 1850 hanno iniziato ad essere sviluppate da tutti i regni italiani pre unitari, come ad esempio quello di Sardegna, che sarà la “base costitutente” del regno d’Italia dal 1861. Sotto il regno di Sardegna dal 1851 sono state emesse diverse serie di francobolli, tutte molto interessanti e rare, al giorno d’oggi, molto ricercate in modo specifico alcuni francobolli del periodo sono ricercatisismi perchè quasi introvabili.

E’ il caso della terza serie del Regno di Sardegna, che presentano 3 emissioni di francobolli emessi nel 1854, in altrettanti colori e valori differenti, rispettivamente da 5, 20 e 40 centesimi, tutti molto interessanti ed in grado di far guadagnare anche migliaia di euro anche a fronte di un esemplare usato.

francobollo da 40 centesimi
Rarissimo esemplare di francobollo da 40 centesimi del Regno di Sardegna, datato 1854, una delle serie del regno preunitario con il volto di Vittorio Emanuele II in rilievo

Uno nuovo, linguellato ossia disposto nella propria “pellicola” e con la gomma ancora integra può valere cifre altissime in quanto corrisponde ad un vero e proprio reperto storico: quello da 40 centesimi, con la cornice rosso mattone e con la serigrafia centrale in rilievo di Vittorio Emanuele II di profilo usato ha un valore tra i 800 ed i 1500 euro, ma questo può aumentare tantissimo, fino a 80 mila euro se il pezzo è nuovo e linguellato, ricordando che questi esemplari non sono filigranati quindi è molto difficile trovarne anche solo alcuni in discreto stato di conservazione, ecco perchè costano così tanto e sono valutati in questo modo.

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