Moneta Turca: valore, come si chiama, conversione in euro

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Momenti delicati per la Lira Turca e per l’economia in generale di Ankara; l’ardita politica monetaria del presidente Erdogan rappresenta una scommessa dalle incerte conseguenze per il futuro che, attualmente, sta sottoponendo la propria valuta ad uno stress test molto intenso.

Cambio Lira Turca Euro

La Lira Turca ha esordito questa settimana all’insegna del segno meno, chiudendo il cambio euro lira turca a quota 15,68 per 1 Euro, confermando un leggero recupero rispetto alle precedenti chiusure che, per tutto aprile, avevano accompagnato la valuta verso un dowtrend lento ma costante, fino ai livelli di marzo, quando la Lira era risalita fino a superare i 16,3 nei confronti dell’Euro, invertendo in parte la tendenza ribassista in atto. Il momento di grande instabilità per la moneta negli ultimi mesi, permane; una vera e propria crisi tellurica con tonfi clamorosi e recuperi portentosi.

Il tutto è iniziato nel 2018 quando la Turchia ha cominciato soffrire per la riduzione delle riserve di valuta, debito pubblico in aumento ed ostinazione a non aumentare i tassi di interessi, unico rimedio valido contro l’inflazione montante che, negli ultimi mesi, è cresciuta fino al dato record del 61%; a soffrirne gli stipendi dei lavoratori. Lo scoppio della bolla avvenuta a fine novembre del 2021 Ha avviato deprezzamento della quotazione della moneta nei riguardi delle valute occidentali, ai minimi record nei confronti dell’Euro.

Erdogan ha continuato a difendere i tagli ai tassi di interesse della Banca Centrale turca, in netta controtendenza con le istituzioni finanziarie occidentali, in modo da sostenere le esportazioni del Paese, a fronte di una inflazione giunta a livelli drammatici, leggermente mitigata dall’aumento del 50% dei salari minimi.
Tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 i ribassi in serie dei tassi d’interesse hanno portato a sfondare il limite psicologico di quota 20 contro l’Euro e una nuova ondata di vendite; la stura alla valanga sulla Lira è arrivata dopo che Erdogan ha ribadito le sue intenzioni. Eppure, in appena poche ore la valuta è passata dal più fragoroso dei tonfi ad un recupero prodigioso, quando lo stesso Presidente turco ha annunciato il varo di un piano di difesa dei depositi pur nella difesa dei tassi bassi, in modo da combattere l’inflazione ed evitare l’esodo dei risparmiatori verso l’Euro, il Dollaro e l’oro.

Lo strumento su cui punta Erdogan sono i nuovi conti di deposito dai 3 ai 12 mesi protetti dalle fluttuazioni del cambio. In parole povere, il Governo si impegna a rimborsare i risparmiatori da eventuali svalutazioni; la maggior parte degli osservatori, comunque, ravvisa in questo piano un semplice aumento dei tassi mascherato da manovra deflattiva che finirà per scaricare sullo Stato i rischi di una discesa che sembra inarrestabile.
Il rapporto di conversione Lira Turca (Cambio EUR TRY) in Euro ha, quindi, viaggiato sulle montagne russe negli ultimi anni.

Dagli esordi del 2005 a 1,8 (EurTry) il tasso ha continuato per diversi anni tra il 2 e 3 a uno fino, come dicevamo, al 2018 quando la discesa è diventata inarrestabile.

Lira Turca Previsioni 2022

Il conflitto in Ucraina sta creando danni ad Ankara per miliardi di euro, visti gli interessi commerciali sia con Kiev che con Mosca, ragion per cui Erdogan non ha nemmeno preso in considerazioni le sanzioni contro Putin. I prezzi salgono al ritmo del 5% al mese all’acquisto e del 9% alla produzione (carburante a +30% circa). Finora il sostegno alle esportazioni ha portato l’economia turca verso una sostenuta ripresa ma tutti gli osservatori, e perfino l’Ocse, avvertono sui rischi di un mercato privo del sostegno di una moneta affidabile e di tassi deflattivi, la crisi potrebbe assumere dimensioni disastrose

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