Arbitraggi scandalosi: 10 errori storici che hanno fatto infuriare i tifosi

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Il calcio vuol dire molto, per alcuni quasi “tutto”, in Italia, facendo riferimento a passione, storia, senso di appartenenza e cultura ma è anche competizione e conflitto sportivo. Come ogni gioco di squadra che ha delle regole definite, gli arbitraggi fanno “parte del gioco” ma sono da sempre il principale motivo di scontri tra tifoserie sia, sul campo ma anche sui social e sui giornali. Quali sono gli arbitraggi particolarmente scandalosi, valutando i 10 errori storici che non solo hanno fatto infuriare i tifosi che hanno subito questi “torti” ma anche influito maggiormente sulle storie delle partite.

Analizzeremo sia “torti stranieri” che quelli “italiani” molti appartenenti ad epoche oramai remote, ma anche eventi non così datati.

Arbitraggio tra Fiorentina e Bayern Monaco nel 2010, direzione contestatissima in campo europeo: Fiorentina affroava il Bayern Monaco, il direttore di gara Tom Henning Øvrebø durante un parapiglia tra Gobbi e Klose, espulse il primo e non il secondo, condizionando la gara, che fu completamente falsata dal gol irregolare segnato dai bavaresi, che consegnò loro la vittoria.

Errore altrettanto pesante, seppur legato ad un episodio durante le qualificazioni per i Mondiali in Sudafrica del 2010: la sfida decisiva tra Irlanda e Francia fu decisa di misura da un gol di Henry nelle fasi finali del match, marcatura molto chiaramente segnata di mano, quindi da annullare. La vittoria dei transalpini qualificò la nazionale a discapito di quella isolana.

Restando sul campo Mondiali di calcio, Finale di Italia ’90 tra Germania Ovest ed Argentina, quest’ultima dopo aver estromesso l’Italia in semifinale con la rete di Caniggia. Una delle finali meno interessanti di sempre fu decisa da un rigore a dir poco “fantasioso” poi segnato da Brehme, che si rivelò decisivo, essendo poi stata preclusa la possibilità di ripartenza dell’Argentina.

La Juventus è stata spesso associata dai tifosi “rivali” ad essere favorita dagli arbitri, ma in campo europeo ha più volte “pagato dazio” come nella famosa finale di Champions del 1998 contro il Real Madrid, il gol decisivo fu segnato da Mijatovic, in fuorigioco di quasi oltre un metro.

Ancora diversa la dinamca che decise la finale mondiale del 1966, tra Inghilterra, poi vincitrice dell’Unico proprio mondale, e Germania Ovest con il gol decisivo nel supplementare da parte dell’inglese Geoff Hurst, con la palla che “baciò” il legno e non entrò completamente in porta, come poi fu evidente anni dopo: i giornalisti tedeschi il giorno dopo definirono l’episodio insensato con un lapidario “Abbiamo perso 2 a 2”.

In Italia forse il primo episodio a condizionare l’opinione pubblica è stato il famoso gol “fantasma” di Turonee durante un Roma Juventus del 1981, terminata poi 0 a 0, che permise ai bianconeri di fregiarsi alla fine del titolo: il romanista Turone segnò un gol che neanche la tecnologia moderna è stato fugato in assolto: ancora oggi le diverse parti si interrogano su una validità dell’episodio.

Arbitraggi errori
Il gol “fantasma” di Turone, il capostipite degli episodi discussi

Molto più recente il famoso gol di Muntari in un Milan Juventus nella stagione 2010/11, nel corso della venticinquesima giornata: il centrocampista del Milan segna con il pallone che entra abbondantemente nella porta di Buffon che respinge, con Tagliavento che non convalida la rete, considerando il pallone non entrato completamente.

Restando in Italia, altrettanto famoso e ancora oggi episodio capace di far arrabbiare i tifosi dell’Inter è il famoso Juventus Inter nel 1997-1998, con il noto contatto tra il bianconero Iuliano e Ronaldo, dell’Inter, considerato “regolare” dall’arbitro Ceccarini, che sulla ripartenza segnalò invece un rigore per la Juventus, poi sbagliato da Del Piero.

Ritornando sui Mondiali, è sicuramente il 2002 il contesto ancora oggi fonte di rabbia da parte dei tifosi italiani con un arbitraggio in Italia Corea del Sud da parte di Byron Moreno , con una serie di decisioni praticamente tutte a sfavorire gli azzurri, che uscirono dalla competizione con tanti rimpianti.

In ultimo, sicuramente l’iconico gol segnato “di Mano” da Diego Maradona nella semifinale mondiale contro l’Inghilterra, che il campione argentino da subito appellò come “segnato da Dio”, ancora oggi un episodio a dir poco famosissimo.

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