Il contesto energetico e dei vari servizi di prima necessità come gas e luce fanno parte di un compendio di società oramai diversificate e non improntate ad un’unica entità nazionale come in passato: il mercato libero dell’energia, quindi luce e gas cambierà nuovamente il tessuto sociale ed il servizio elettrico nazionale cambierà le proprie funzioni. Cosa succederà?
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Da diversi anni, oramai quasi un ventennio pieno, in Italia, così come in altre nazioni è sopraggiunto il fattore del mercato libero nel campo dell’energia, che ha portato molte società, sia di nuova caratura che formalmente appartenenti a società già esistenti riformulate così da rientrare nella nuova categorizzazione.
Servizi di gas e luce del mercato libero rappresentano una questione “differente” rispetto al vecchio concetto del fornitore nazionale, e con il sopraggiungere di nuove regole europee, è stato importante da parte dello Stato italiano concepire la società per azioni denominata Enel Servizio Elettrico, poi ribattezzata Servizio Elettrico Nazionale S.p.A che si occupa di offrire servizi energetici ai privati ed alle aziende ai clienti in regime di maggior tutela, almeno fino a non troppo tempo fa e non per troppi mesi in divenire: infatti con le nuove regolamentazioni il servizio di maggior tutela sarà formalmente abbandonato nel corso dei prossimi mesi per l’utenza privata, mentre per le aziende private è stato già dismesso dal 2021.
Il servizio elettrico nazionale è formalmente legato a questa funzione e non smetterà di esistere in quanto entità (resta legata ad Enel, che però è anche integrata da anni nel sistema del mercato libero). Gli utenti del regime a maggior tutela sono formalmente tutte le tipologie utenza che non hanno mai cambiato “gestore” durante il periodo del mercato libero, essendo quindi formalmente stati legati sempre al servizio energetico nazionale.
L’Autorità di Regolazione per Energia (ARERA) si prodiga nel modificare a cadenza regolare le condizioni contrattuali degli utenti del regime di maggior tutela che però a partire dal mese di aprile 2024 la maggior parte degli utenti che fanno ancora parte del regime tutelato saranno praticamente portati ad adottare delle nuove forniture di qualche società inerente al mercato libero, senza alcun tipo di interruzione. Il consiglio da parte del portale stesso del Regime Tutelato invita entro questa data a sottoscrivere un nuovo contratto con un fornitore del mercato libero e sempre secondo fonti ufficiali in mancanza di un passaggio “volontario” da parte dell’utente sarà concepito il cosiddetto “Sistema a tutele graduali” che porta l’assegnazione automatica di un fornitore, che almeno secondo le previsioni (il tutto è ancora abbastanza poco definito finora) dovrebbe avvenire attraverso un’asta o un appalto regolamentato dalla regione di appartenenza, anche se finora lo Stato non ha ufficialmente diramato delle indicazioni segno che probabilmente la procedurà avrà i crismi dell’ufficialità nel corso dei primi mesii del 2024.
Nella maggior parte dei casi appare decisamente più consigliabile scegliere di sottoscrivere un nuovo contratto presso un gestore del mercato libero prima della “scadenza” sopracitata. Il mercato tutelato sarà comunque prevedibilmente mantenuto attivo per alcune forme di utenza ad esempio per chi è soggetto a disabilità o per chi possiede una fornitura ubicata nelle isole minori non interconnesse o ancora per chi uitilizza un’apparecchiatura medico-terapeutica salvavita, per fare qualche esempio.
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